Come cambia la norma che regola la posa in opera dei serramenti con la parte 4 della UNI 11673

 

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Con la pubblicazione della parte 4 della Norma UNI serie 11673 si è finalmente concluso un ciclo di normative atteso dal settore del serramento da più di trent’anni.

Trent’anni di questo settore, quello dei serramenti ed infissi, ancora da “normalizzare” definitivamente con regolamenti e norme certe.

Sono sopratutto i progettisti che nelle costruzioni edili sono coinvolti in questo processo di adeguamento della normativa, che chiedono ormai da molto tempo di poterla adeguare ai nuovi materiali da costruzione.

Due le cause che hanno “lavorato” in sinergia per arrivare a questo importante risultato

grazie alle necessità dei progettisti che hanno spinto ma sopratutto in breve tempo, visto che la pubblicazione della parte 1 della normativa è del 2017.

  1. 1-la crescente esigenza di utilizzare prodotti sempre più prestazionali soprattutto a livello termico, come richiesto dalle Direttive europee in materia di risparmio energetico;

  2. 2- la forte presenza del prodotto di importazione per lo più dai paesi dell’Est che di fatto ha destrutturato, modificandolo radicalmente, il sistema produttivo ma soprattutto distributivo nazionale.

Ma vediamo la pubblicazione dell’ultima parte della UNI 11673

che porta il titolo Posa in opera di serramenti – Parte 4:

Si tratta di requisiti e criteri di verifica dell’esecuzione, Piero Mariotto, docente di corsi di posa, esaminatore e normatore, riflette sul ruolo dei progettisti e si pone il problema del loro coinvolgimento nelle problematiche di posa dei serramenti.

Prestazioni migliori dal punto di vista termico

Prestazioni migliori dal punto di vista termico e acustico sono frutto dell’evoluzione del mercato estero che rafforzava negli anni “80/”90 la propria capacità di produrre innovazione e relative tecnologie, proprio mentre buona parte delle nostre Associazioni di categoria facevano di tutto per evitare modifiche sostanziali nel mercato del serramento, destinando la nostra produzione nazionale ad una inevitabile impasse.

Questo nonostante le spinte ecologiste che già si battevano da tempo per ottenere un minore spreco di risorse e la riduzione delle emissioni di CO2.

E’ un settore privo di regole

In questo settore privo di regole soprattutto nel settore della posa, via via che sempre più si inseriva il prodotto di importazione, si è imposta la necessità di “normalizzare” il sistema in tempi rapidi, nel tentativo ormai tardo di arginare una situazione ora difficilmente modificabile ma che grazie ai bonus governativi sta timidamente riprendendo fiato.

Grazie all’emanazione di queste normative finalmente anche l’Italia si allinea con i più importanti paesi dell’Unione Europea come Germania e Francia, che a loro volta grazie ai loro protocolli interni, come il RAL tedesco o le certificazioni di Prodotto del CSTB francese, introdotti proprio negli anni “80/”90, hanno già garantito alti standard di professionalità nel settore della produzione ma anche della posa in opera.

Nell’albo di Accredia sono iscritti oltre 5200 professionisti certificati

In Italia oggi, nell’albo di Accredia sono iscritti oltre 5200 professionisti certificati, dopo l’ottenimento del “patentino” per la Certificazione della Competenza Professionale del posatore di serramenti ed infissi, grazie all’importante sforzo fatto sia da parte degli Enti Terzi Accreditati UNI EN IEC 17024 sia dalle organizzazioni preposte alla formazione propedeutica all’esame.

Quindi, il settore serramentistico ha compreso l’importanza e soprattutto la portata del problema. Ora bisognerà far comprendere questo cambiamento anche al settore della progettazione e dei professionisti decisori, rappresentato in Italia da oltre 200.000 addetti, che purtroppo sembra non essersi ancora accorto di questo importantissimo cambiamento.

L’attuazione della parte 4 della norma UNI 11673 – 21 produrrà sicuramente una maggiore richiesta di professionisti tecnici abilitati alle verifiche strumentali in opera delle opere eseguite, creando inevitabilmente nuove occasioni di lavoro per le figure professionali che sapranno cogliere queste nuove possibilità lavorative. La norma prevede, infatti, la certificazione della competenza almeno di livello 2 della UNI EN ISO 9712 relativa al livello di certificazione del personale che esegue la verifica delle prove non distruttive (PND).

Il lavoro da fare ancora è moltissimo!

Tuttavia, ritengo che le opportunità offerte dai Bonus e dai Superbonus siano un ottimo acceleratore per l’intero comparto edilizio riservando nuove opportunità sia per i serramentisti/installatori che per i professionisti progettisti, che dovranno però adeguarsi molto velocemente al nuovo corso, intraprendendo il necessario percorso formativo, se non vorranno cadere nelle pesanti sanzioni previste dai vari Decreti attuativi.

Qui riportiamo il piano normativo del nostro settore, per ricordarvi a nostra volta che il Decreto dei Requisiti Minimi del 26 Giugno 2015 prevedeva un piccolo cambio di passo a partire dall’inizio del 2021.

Infatti, come potrete constatare dalla tabella di Guidafinestra qui allegata, le finestre comprensive di infissi per l’ottenimento del superbonus dovranno rispettare valori un po’ più alti, quindi un po’ meno performanti. Restano invariati i valori in vigore dal 06 Ottobre 2020 per l’ecobonus che per le sei zone climatiche richiedono un maggiore fattore di isolamento termico.

Il Decreto dei Requisiti minimi si applica a tutte le finestre, ma anche alle porte di ingresso, ai portoni dei garage e persino alle porte interne, quando utili al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici.