Attualmente in Italia sono installate circa 400mila pompe di calore alimentate a elettricità, pari a circa l’1,5% del totale degli impianti di produzione termica installati negli edifici italiani.
Se le pompe di calore non sono di più in Italia è anche perché la loro diffusione è stata ostacolata da una bolletta elettrica troppo salata basata su una tariffa progressiva che finisce per penalizzare la fascia di consumo più elevata, cioè quella di cui fanno inevitabilmente parte i possessori di pompa di calore.
Per aggirare il problema della bolletta salata molti utenti hanno fatto ricorso all’espediente di installare un secondo contatore dedicato esclusivamente alla pompa di calore, ma dal 1 luglio 2014 questo non sarà più necessario. Le cose stanno infatti cambiando in una direzione che certamente favorisce un’adozione su scala più vasta di una tecnologia, la pompa di calore, utilizzabile con efficienza per il riscaldamento e la produzione di acqua calda ma anche per il raffrescamento nella stagione calda.
LA NUOVA TARIFFA FLAT PER LE ABITAZIONI DOTATE DI POMPA DI CALORE
L’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas con la Deliberazione dell’8 maggio (205/2014/R/EEL) ha previsto a partire dal 1° luglio 2014 l’introduzione in via sperimentale di una tariffa elettrica flat agevolata, D1, della quale potranno beneficiare i privati che utilizzano nell’abitazione di residenza pompe di calore elettriche come unico sistema di riscaldamento.
REQUISITI PER POTER ACCEDERE ALLA TARIFFA D1
Per poter accedere alla sperimentazione, i clienti titolari di utenze domestiche in bassa tensione devono possedere i seguenti requisiti:
• essere dotati di contatore elettronico telegestito installato e in servizio;
• utilizzare nella propria abitazione di residenza anagrafica un sistema di riscaldamento unico a pompa di calore, entrato in funzione non prima del 1° gennaio 2008;
Per “pompa di calore” si intende “una pompa di calore elettrica che possiede i requisiti prestazionali minimi di cui all’allegato H del ‘decreto edifici’ [Dm 19 febbraio 2007, ndr] richiesti per gli incentivi fiscali del 65% o, in alternativa, rispetta i criteri di ammissibilità di cui all’allegato II del decreto 28 dicembre 2012.”
Il sistema di riscaldamento deve essere “formato da una o più pompe di calore e sono ammesse esclusivamente integrazioni da generatori di calore alimentati a fonti rinnovabili.”
• fornire il proprio consenso all’effettuazione di verifiche e controlli anche presso la propria abitazione;
• essere controparti di un contratto di vendita di energia elettrica con un venditore aderente.
I venditori del mercato libero possono valutare se offrire ai propri clienti la possibilità di aderire alla sperimentazione, mentre per i venditori del servizio di maggior tutela si tratta di un obbligo.
MODALITA’ DI ADESIONE
Alla sperimentazione si potrà aderire, su base volontaria, nel periodo compreso tra il 1° luglio 2014 e il 31 dicembre 2015 attraverso una richiesta inoltrata al venditore di energia elettrica, utilizzando una modulistica il cui fac simile sarà reso disponibile dall’Autorità entro il 20 maggio 2014.
TARIFFA D1: UN RICONOSCIMENTO DEL CONTRIBUTO DELLE POMPE DI CALORE AL RAGGIUNGIMENTO DEI NUOVI OBIETTIVI DELL’UNIONE EUROPEA
Con l’introduzione della tariffa D1 alla tecnologia viene finalmente riconosciuto il contributo essenziale che può dare allo sviluppo delle energie rinnovabili e al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica, un punto molto importante anche alla luce della recente proposta da parte dell’Unione Europea di ridurre le emissioni nocive del 40% dai livelli del 1990 entro il 2030 e di portare la quota di energia da fonti rinnovabili ad almeno il 27% del totale nel 2030.[/row]